sabato 29 ottobre 2022

NEL REGNO DEL VAGO E DELL' INDEFINITO



Il prossimo 10 novembre, alle h 11, si svolgerà nel Tribunale di Cagliari, la seconda udienza del processo che mi vede imputato come autore di maltrattamenti nei confronti di mia madre (deceduta nell’agosto del 2021). In questa occasione sarà sentita Debora Amarugi, l'Avvocato che per circa due anni ha svolto opera di Amministratrice di sostegno, e che, con la sua denuncia contro di me, ha determinato il mio allontanamento dalla casa familiare. Nella stessa giornata verrà sentita anche Franca Marcialis, inquilina occupante l’appartamento soprastante il nostro. 
La presenza di chiunque volesse assistere, è per me gradita.
 

Mi chiamo Gigi Monello e sono un ex-insegnante di filosofia. Dopo 40 anni passati nella Scuola Pubblica, faccio ora, a tempo pieno, ciò che in passato facevo nel tempo libero, cioè lo scrittore e l’editore. Nel WEB notizie su di me.

Voglio ricordare che - come riferito dalla Stampa -, durante la prima udienza nessuno dei due testimoni ascoltati (mia sorella Maria Laura e mio fratello Sebastiano) ha saputo descrivere un solo mio comportamento che possa anche solo alla lontana venire inquadrato nella categoria giuridica dei maltrattamenti. Anzi: interrogato dal PM, mio fratello ha testualmente - e candidamente - affermato:

L’unica cosa che gli rimprovero è avere allontanato MIP, che si occupava amorevolmente di nostra madre.

Va spiegato che MIP è la badante da me licenziata nell’aprile del 2019 e il cui ritorno era caparbiamente voluto da mia sorella Maria Laura; ritorno poi di fatto avvenuto, per decisione dell'Avv. Amarugi, poche settimane dopo il mio allontanamento.

Per farsi un’idea del tratto amorevole con cui MIP si rapportava all’assistita, riferisco la preghiera angosciata che mia madre, una notte, a bassa voce rivolgeva a me, unico figlio convivente:

Gigi, non mi abbandonare nelle mani di questa stregona.


Devo ancora ricordare che nel febbraio del 2021, il Magistrato autore del provvedimento cautelare a mio carico (emesso nel luglio 2020), rispondendo ad una istanza dei miei legali, rigettava la revoca dello stesso, affermando che esisteva a mio carico “un solido quadro probatorio”. In forza di tale decisione, prima della sua morte, ho potuto incontrare mia madre per sole tre ore. E ciò dopo unintera vita passata insieme.

Dato il carattere ai limiti del credibile della mia vicenda giudiziaria e credendo di poterla a ragione considerare un fatto di interesse pubblico (l’istituto della AdS è sempre più diffuso e migliaia sono i casi di deviazioni, prevaricazioni e abusi), ho deciso, con il sostegno dell’Associazione Radicale Diritti alla follia, di dare ad essa la massima notorietà.

Informo che, in concomitanza con l’udienza, nei giardini antistanti Palazzo Giustizia, l’Associazione Diritti alla Follia organizzerà un pubblico presidio. Nei giorni successivi, la medesima Associazione terrà a Cagliari il suo 5° Congresso nazionale, nel cui programma figura una giornata di approfondimento e discussione sul tema delle degenerazioni della Amministrazione di sostegno.







Per meglio documentarsi sul mio caso:
Picciokkumalu.blog.spot
post a partire da settembre 2020
Contatti
gigimonello@tiscali.it

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