mercoledì 11 luglio 2012

vecchio grillo parlante


Il nuovo avanza ad un ritmo travolgente. Solerti sondaggi degli umori nazional-popolari dicono 15%. Le vecchie mummie della politica sono avvisate: il popolo è stanco, l’onda cresce. Credere in qualcosa di nuovo è come amare, sviluppa dopamina, produce euforia: Grillo è simpatico, schietto, diretto; sentirlo dà un senso di liberazione, parla chiaro, è scomodo. Loro, invece, le vecchie mummie, sono ripugnanti, caricaturali, ladre, brutte a vedersi, incomprensibili. Tutte uguali. Il messaggio è fluido, spiritoso, seducente. Ma non è vero. Se in Italia la scuola avesse funzionato in modo anche solo decente, conservando il ruolo di costruttrice di senso logico e mediatrice dell’esperienza del passato, forse discorsi “di pancia” come questi avrebbero meno presa. Se una demenziale illusione non l’avesse trasformata nello spazio tuttofare che è diventata, forse molti di più saprebbero che di fenomeni demagogico-qualunquistici pullula da sempre il patrio suolo; e che imbastire eccitanti avventure personali sopra gente incantata, è antichissima specialità nazionale. Esempi famosi? Catilina, Cola di Rienzo, Savonarola, Masaniello, Mussolini, Giannini, il recentissimo Silvio. Nelle dichiarazioni dei demagoghi ricorrono tratti inconfondibili: vaghezza, iperbole, adulazione, uso disinvolto della logica. Scorrete il programma di Grillo. Guazzabuglio pirotecnico. Si va dalle leggi pubblicate sul web con tre mesi di anticipo sulla approvazione (“perché i cittadini possano commentarle”) alla creazione di parcheggi condominiali per le biciclette (obbligatoria?); dalla disincentivazione della produzione di acqua in bottiglia (tutti a bere dai rubinetti?) ai pesanti tagli alla spesa pubblica (rigorosamente accompagnati da sussidio statale a tutti i disoccupati); “en passant” si aboliranno Eni, Enel, FFS, Telecom (al loro posto? Si vedrà). Naturalmente ce n’è anche per la scuola. Dopo la berlingueriana, la morattiana e la gelminiana, ecco la riforma grilliana: “graduale abolizione dei libri stampati e quindi loro gratuità con l’accessibilità via internet in formato digitale”. Fantastico. Digitali o no, i libri li scrivono gli esperti; e costano anni di lavoro. Li regaleranno? Un greco scrisse una volta che i demagoghi stanno ai politici come i cuochi ai medici. I cuochi allettano il corpo. I medici lo curano.


                                                                                                                        Gigi Monello