venerdì 28 giugno 2013

Questione di uretra

Accaldate signore, dai salotti prestate alla politica, certificano disperate che nove milioni ancora lo votano. La bella marocchina, a pieni voti laureata in “senso pratico”, testifica “sua sponte” (il “Mavalà” rivede la forma) che negli eleganti dopocena del Principe, sexySuore danzavano, giarrettiere nel sottotonaca (il teste è a favore: sarà il caso crederle). Sul punto, irosi cortigiani di forte taglia e labbro dipinto (periodicamente accennanti bonarie tirate d’orecchie al Satrapo, onde apparire liberi), buttandola in confusione tuonano che processi alla “vitalità” non se ne fanno. Harem privati? disordini notturni? balli e amorazzi? Affari suoi. Dove sta il “penale”? Inossidabili arnesi rotti ad ogni servizio, camaleonti vicini a decrepitezza, a mille stagioni sopravvissuti, sibilano con smorfia obliqua di “pericoli per il quadro politico”. Come dire, “nulla ci fotte - sappiatelo - di barca comune, periglioso mare e aguzzi scogli; e dunque, attenti a voi: “chi tocca il Sire, muore”. Intanto, ossuti gazzettieri di famiglia, militi d’assalto gelidi in volto, arditi del Principe, pugnale fra i denti e schizzo di veleno sulla lingua, argomentano che le milionate parlan chiaro: quando uno nasce “fuoriclasse” (e lui “lo nacque”), nessuna meraviglia che rivali dappoco friggano e brighino per levarselo di torno. Ora, a noi moralisti, pedanti, senza spirito, nonché rosi da inconscia invidia per il SuperUomo, sia concesso di abbandonarci un attimo a frivola e astrusissima fantasia intorno ai nove sopraddetti milioni; e, per statistica probabilità, di immaginarne uno - uno e soltanto uno - cui sia toccata in sorte una bella stenosi uretrale grave col danno aggiunto di complicanze serie; spinoso malanno chirurgico, “bubua”, ci dicono i medici, che solo risolvesi con audace taglio al basso addome, “cielo aperto”, nonché sapienti dita avvezze a carezzar e ritoccar microstrutture. Che farebbe - chiediamo - lo sfigatissimo individuo qualora, di tutta botta, scoprisse che attorno al noto chirurgo deputato al laborioso maneggiare, aleggia fama di “disordini notturni”? (con o senza sexyInfermiere). Sudori freddi, immaginiamo; tremori, persino; e tempestosissimi dubbi. E ben si capisce. Di privata uretra, tratterebbesi. Mica di “imu” di tutti.

                              
                                                                                                               Gigi Monello

1 commento:

  1. Un resoconto brillante e divertente, pertinente e desolante su dove ci sta conducendo il ceto burocradogico in servizio permanente presso il ministero della pubblica istruzione, che non si stanca mai di cercare di mettere il bastone tra le ruote di chi ama questo lavoro e cerca di farlo nel modo meno vano e meno ipocrita possibile.
    Gustavo Micheletti

    www.gustavomicheletti.it

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