venerdì 20 dicembre 2024

Lei, Lui, Noi (e il Maresciallo)


 

A Gesù Cristo riuscì una volta il miracolo di trasformare l'acqua in vino; alla Procura di Cagliari quello di trasformare gli accudimenti in maltrattamenti. Ma forse, qui, sarebbe meglio parlare di magia nera.

“Ritenuto che sia stata raggiunta la prova della penale responsabilità dell’imputato, si chiedono, riconosciute le attenuanti generiche, due anni di reclusione”. Così recita il PM in aula, giovedì 19 dicembre (sette udienze, sette PM differenti).

Certo fa un po’ sensazione, dopo 40 anni di onorato servizio nei Licei dello Stato, sentire associati proprio nome e cognome alla galera. Ma tant’è, il bello del mondo è la sua imprevedibilità (e qualche masochista aggiunge, “la sua incomprensibilità”). Un giorno dell’autunno 1940, Winston Churchill disse: “Per loro grande fortuna – altrimenti la vita sarebbe intollerabile – gli esseri umani non possono prevedere il corso degli eventi nel lungo termine”. Aveva ragione. Sebbene anche nel breve ci sarebbero conseguenze. Sapessimo in anticipo chi vince la partita, chi comprerebbe più biglietti per lo stadio?

Dopo il PM ha parlato per un’ora il mio avvocato, Michele Capano, del foro di Salerno (un po’ complicato, per un “locale”, affrontare rogne di questo genere). Il solido quadro probatorio di cui a febbraio 2021 parlava un GIP, a colpo d’occhio già a quel tempo scalcagnato, appare un affastellamento incoerente dei fatti più vari, spesso deformati o inventati. Chiarissimo emerge il secondo fine, la ri-assunzione della badante da me licenziata.

In Caserma, la cosa deve essere più che balenata. Per 18 volte i principali accusatori (Avvocatessa-Amministratrice denunciante e congiunti associati) ripetono che vorrebbero “far tornare Lei; e - qualora non si fosse capito - apertamente aggiungono che questo è impossibile “se c’è Lui. Il giovane Maresciallo dei Carabinieri delegato alle indagini, verosimilmente sente le sue narici “attinte” da distinta puzza di falso: strano questo attempato maltrattante che passa la notte sveglio chiedendo - quando la sente lamentarsi - il cambio del panno alla madre; curiosi questa denunciante e associati (non meno attempati) che ardentemente perorano la causa della licenziata. E così relaziona al PM, “Per quanto concerne il fattore vessazioni, violenze, prevaricazioni, imposizioni, si comunica che le persone escusse non hanno indicato particolari fatti degni di nota in quanto i comportamenti di Monello Pier Luigi si esplicitano nell’essere invasivo nei confronti del lavoro delle badanti e particolarmente ossessionato dal cambio del pannolone anche quindici volte a notte, così come riferito dai sommari informatori”. Riportati i pannoloni cambiati al meno spettacolare numero medio di sei a notte (tutti richiesti dalla “bagnata” sotto diuretico, a gran voce e ripetutamente), direi che il lineare Maresciallo lascia intendere che lui, nella sostanza, “nulla trova”. Ma, evidentemente, di magia nera nulla sa.

Il minimo della pena ex art. 572 c.p., ha detto il PM; che equivale a tre anni (il massimo è sette). Ma stante il fatto che sono avanti con gli anni, le “generiche” me le possono dare; dunque solo anni due; che significa che c’ho la condizionaleUna bontà che sono ben lungi dal meritare.

Ottava e ultima udienza fissata per il 20 febbraio 2025. Storia iniziata nel 2020. La fine? Imprevedibile.


                        

per una sintesi dei fatti:
https://www.youtube.com/watch?v=HNK2gI6EUkw

                                                                               gm

4 commenti:

  1. Si sa che le relazioni umane sono fragili così esposte al fraintendimento ma la scienza giuridica dovrebbe correggere gli errori dell'incomunicabilità e restituire la trasparenza dovuta. Sarebbe stato sufficiente riflettere con attenzione le indagini del giovane Maresciallo per capire che questo processo non sarebbe mai dovuto iniziare. Ma si sa che anche la Legge ha le sue debolezze e i suoi vizi dilettanteschi. Comunque non ho dubbi che sarai assolto con formula piena perché è impossibile che il percorso giudiziario pur inciampando in diverse forme di superficialità arrivi a superare i paradossi kafkiani.

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  2. grazie Tullio, per il commento e per... i tuoi viaggi a Cagliari. Naturalmente ci sentiremo al telefono. Per quanto riguarda il "dilettantismo"; è possibile che tale sia stata l'origine della non gloriosa vicenda; ma resta l'ipotesi "magia nera". Cioè, "chi tocca i fili muore".

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  3. L' ipotesi della magia nera implica una volontà malefica da parte del soggetto che la pratica, da quello che ho capito mi sembra invece che ci sia negligenza, improvvisazione e il seguire l'umore del momento, come certi rancori che si sono trasformati in persecuzione. Comunque il brillante intervento dell'avvocato difensore Michele Capano ha messo a nudo i diversi malintesi e certo contribuirà alla tua completa assoluzione che si è giovata anche della tua pazienza espressa in una mirabile forma di saggia ironia.
    A presto, Tullio.

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  4. mah! diceva il gobbo DC, padre della patria, "A pensar male si fa peccato..." asintendi Tullio e ancora grazie per tuo sostegno.

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